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SpazioPasolini // Un (nuovo) confronto aperto
Il Seminario Internazionale “Spazio Pasolini” verte sulnesso tra la figura di Pier Paolo Pasolini e lo Spazio – nel senso più ampiodel termine – dove l’arte di Pasolini (poesia, romanzi, sceneggiature teatralie cinematografiche, film, scritti critici e giornalistici) è sempretestimonianza di una forte correlazione con il contestoterritoriale-paesaggistico e la sua architettura. A cinquant’anni dalla suamorte, questi aspetti, dal potenziale ancora poco esplorato, necessitano di unnuovo approccio transdisciplinare, da compiere con la finalità di trovare siainedite linee di ricerca sugli studi pasoliniani sia spunti per attualizzarliin un’azione progettuale. Organizzato da Politecnico di Milano e SorbonneUniversité in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini diCasarsa, “Spazio Pasolini” intende interrogare l’opera dello scrittore friulanoper trovare indizi di risposte attraverso un panel interdisciplinare distudiosi, ricercatori e professionisti che spazia tra i due macro ambiti degli studiletterari e delle teorie e pratiche architettoniche, nella certezza che unmomento dialettico tra le discipline sia portatore di prospettive originali.
Spazio Pasolini // Inquadramento
In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascitadi Pier Paolo Pasolini, avvenute nel 2022, la ricerca sull’opera e sul pensierodall’autore ha avuto un rinnovato impulso, con approfondimenti, nuove letture etentativi di sintesi di un autore che ha fatto della complessità un timbro ditutta la sua polisemantica produzione. La rilettura che si può fare della suaopera estesa, che ha spaziato dall’ambito letterario a quello cinematografico,tra testo e immagini, assume oggi un valore per quello che un intellettuale“come non ce ne sono più” (come recentemente definito da Marco Tullio Giordana)aveva intuito e provato a comunicare in forma poetica, pur evitando di assumereposizioni che costringano la figura di Pasolini a ruoli profetici quando nonaddirittura messianici.
In questo contesto esiste, tra le molteplici tracce chesicuramente risultano ancora poco esplorate nel labirinto pasoliniano, unambito che, pur rappresentando una costante nei lavori e nel pensiero diPasolini, non è stato sufficientemente approfondito, rimanendo ai margini deldibattito. Si tratta della presenza frequente, spesso esplicita, a voltesottotraccia, di riferimenti ai temi dell’architettura, del paesaggio e delterritorio. Gli edifici usati come simboli nelle opere cinematografiche, le descrizionidei paesaggi rurali del Friuli e dell’Italia del boom economico, le borgateromane ritratte in romanzi e film, i documentari-reportage sui luoghi africani,indiani e mediorientali sono spunti per provare a individuare tematiche comuniche risolvano questo panorama episodico in alcuni concetti chiave ricchi divalore sia per le discipline progettuali sia per quelle letterarie oggi, intempi di grandi sfide e cambiamenti.
1. Ambiente e Identità.
Il ruolo che ha avuto il contesto friulano, nello specificol’ambito di Casarsa della Delizia, nel formare il pensiero pasoliniano èsicuramente di rilievo e interesse. L’avvicinarsi a un luogo ancora non deltutto travolto dalle dinamiche economiche e sociali del capitalismo offre aPasolini lo spaccato di un mondo preindustriale, arcaico, che ha contribuito aplasmare temi ricorrenti. Nelle descrizioni dei luoghi della gioventù friulana,in forma di poesia o di prosa, è possibile leggere un paesaggio – anzi piùpaesaggi – che forse oggi sono scomparsi, sopraffatti dall’avanzaredell’industrializzazione anche nelle aree più rurali del Paese. Può un’analisidi questi legami tra paesaggio e cultura avere rilievo odierno nei temidell’ambiente, inteso come somma di elementi naturali e antropici,paesaggistici e architettonici, economici e sociali, anche nel formare sentierie indirizzi per una progettazione equa degli spazi dove viviamo?
2. Nuove Radici Antiche.
Uno degli elementi più significativi – e frequenti – nel pensieroe nell’opera pasoliniana è rappresentato dalla capacità di individuare lestorture derivanti dal concetto di omologazione come conseguenza di unatrasformazione radicale – la mutazione antropologica – della società deiconsumi. Ma quali effetti ha avuto questa rivoluzione del pensiero consumistanel nostro ambiente costruito? Nel testo Le Nuove Radici Antiche (FrancoAngeli, 1986) Guido Nardi introduce l’idea del progettista come assemblatoreculturale, mettendo in guardia dai pericoli di perdita di valore culturale delprogetto nell’approccio acritico all’industrializzazione nelle tecnichecostruttive. Possono esserci oggi pratiche di risposta a questi modelli inarchitettura nel contesto di una rinnovata visione di giustizia sociale eambientale? Esistono spazi nella società e nell’architettura contemporanea dovefar convivere nelle pratiche progettuali la tradizione – senza diventarepassatismo – e il progresso – senza diventare sviluppo – nella concezione chePasolini dà ai due termini negli Scritti Corsari: “Il “progresso” è dunque unanozione ideale (sociale e politica): là dove lo “sviluppo” è un fattopragmatico ed economico”?
3. Un Paesaggio di Margini.
Nel contesto del trasferimento all’ambiente friulano si possonoleggere e individuare diversi indizi della maturazione di una precisa idea dimargine, con diversi significati e le cui connotazioni sono molteplici:sociali, antropologiche, epistemologiche, ma anche – e forse soprattutto –spaziali. L’idea di margine si costruisce in diversi modi. Nella descrizionedel disvelamento dell’esistenza di un altro mondo. Nella condizione fisica diun luogo geografico: il Tagliamento, la cornice delle montagne che spessoappare come sfondo, i filari, gli argini e le rogge. E il margine, così inteso,non è solo elemento di cesura, ma è allo stesso tempo elemento diperimetrazione – e protezione – di identità. In che modo l’interesse e lapoetica di Pasolini sullo spazio della marginalità possono inserirsinell’interpretare la condizione contemporanea dei territori fragili,periferici, non-connessi estraendone una rinnovata visione di risorsa?
Direttori Scientifici: Luca Maria Francesco Fabris (Politecnico diMilano) e Paolo Desogus (Sorbonne Université)
Comitato Scientifico: Sara Protasoni (Politecnico di Milano),Alessandro Rocca (Politecnico di Milano), Davide Luglio (Sorbonne Université),Lisa Gasparotto (Università Milano Bicocca)
Organizzazione: Riccardo Maria Balzarotti (Politecnico diMilano)
Le date delle due giornateseminariali sono venerdì 28 marzo 2025 al Politecnico di Milano,in Aula Rogers (Edificio 11, Via Ampere 2), e sabato 5 aprile 2025 a Casarsadella Delizia (Pordenone) presso la Sala Consiliare del Comune di Casarsadella Delizia in Palazzo Burovich.
Luca MF Fabris –lucamarifrancesco.fabris@polimi.it
Riccardo M Balzarotti – riccardomaria.balzarotti@polimi.it
Primo Incontro
Milano (Politecnico di Milano – Aula E.N. Rogers –Edificio 11) venerdì 28 marzo 2025
(Moderano prof. Luca MF Fabris – prof. PaoloDesogus)
09:00Saluti Istituzionali
Secondo Incontro
Casarsa della Delizia (PN) (Sala Consiliare diPalazzo Burovich) sabato 5 aprile 2025
(Moderano prof.ssa Lisa Gasparotto – dottorandoarch. Riccardo M Balzarotti)
09:30Saluti Istituzionali
Il Seminario Internazionale ‘Spazio Pasolini’ nasce come uno ‘spin-off’ della ricerca ‘Architettura, Territorio e Paesaggio nel lavoro di Pier Paolo Pasolini’ finanziata da NextGenerationEU (MUR ex DM 118/2023) condotta dal dottorando arch. Riccardo Maria Balzarotti (Dottorato AUID del Politecnico di Milano, 39° ciclo) sotto la guida dei proff. Luca Maria Francesco Fabris (Politecnico diMilano) e Paolo Desogus (Sorbonne Université).